Il matrimonio di Harry e Meghan del 19 maggio 2018 è stato l’evento dell’anno, e non solo per gli inglesi.
Il Royal Wedding dei neo duchi del Sussex ha letteralmente incollato allo schermo milioni di telespettatori in tutto il mondo (me compresa. Mentre supervisionavo la realizzazione dell’addobbo per una mia principessa, che avrebbe pronunciato il suo Sì il giorno dopo).
I matrimoni dei reali britannici hanno da sempre un fascino particolare.
Sarà per l’attaccamento tutto inglese alla tradizione e alla famiglia reale, sarà perchè in fondo in fondo, c’è sempre una parte di noi che ama la favola – e cosa c’è di più favoloso di principi e principesse?
O, più semplicemente, la magia è nei cappellini.
Ricordo ancora il matrimonio di William e Kate del 29 aprile 2011. Lo guardai dal mio primo mac, nel mio primo ufficio. Kate era stupenda, mi emozionai molto ( e cercai di imparare quanta più “teoria” possibile).
Per un wedding planner non esiste scuola di galateo migliore di un royal wedding.
A meno che non si stia assistendo al matrimonio iper-contemporaneo, iper-chic, iper-femminista, iper-stra-favoloso di Harry e Meghan.
Il che ci porta dritti dritti al punto 1 delle 5 cose che ho amato di più di questo royal wedding.
Harry e Meghan hanno obbedito all’etichetta e seguito la tradizione, nei punti che ritenevano accettabili.
Hanno cambiato le regole e personalizzato la cerimonia facendola propria, senza piegarsi a dogmi obsoleti e inaccettabili.
E se lo hanno fatto loro, in diretta mondovisione, potranno farlo anche centinaia di altri sposi – finalmente.
Una sposa che percorre la navata da sola, per la prima volta nella storia, un coro gospel da pelle d’oca che canta una fantastica Stand By Me si è aggiunto alle tradizionali orchestra, soprano e coro di voci bianche, l’omelia affidata a un vescovo afroamericano, padre Micheal Bruce Curry – voluto dalla sposa – che cita “Power of Love” di Martin Luther King, Meghan che non ha pronunciato il voto di obbedienza (e credo che Harry l’abbia sposata anche per questo), gli sposi che si scambiano sguardi complici tenendosi per mano durante l’intera cerimonia.
Brividi.
Sono certa che, nonostante tutto, a Meghan sia mancato il braccio di suo padre.
Quest’assenza però – qualunque fosse il reale motivo ad averla generata – ha offerto a Meghan Markle l’occasione di chiarire di che pasta è fatta.
Sfido chiunque a scendere da quella carrozza, sapendo di avere fissi su di te gli occhi del mondo intero e a percorrere da sola quella navata, con la stessa sicurezza, la stessa eleganza e lo stesso sguardo fiero ed orgoglioso.
Meghan Markle è una vera principessa contemporanea.
Harry Windsor, il rampollo d’oro che avrebbe potuto avere qualunque donna sulla terra, vede arrivare Meghan all’altare e cede all’emozione. Le sussurra “Sei meravigliosa”, si morde il labbro – per non saltarle addosso, le dice “sono così fortunato!” e le stringe la mano, per non lasciargliela più per il resto della cerimonia.
Lui è il multimilionario appartenente alla più famosa casa reale del mondo, e si sente fortunato ad avere accanto lei.
Questa cosa ci insegna molto sull’amore, e su come dovrebbe essere un uomo innamorato.
Dopo anni di eccessi fatti di imponenti pizzi, sontuosi ricami, perle, swarovski, spacchi, scollature, trasparenze e aderenze, Meghan Markle arriva – allelulia – a dare una bella lezione di stile.
Certo, facile quando hai Clare Waight Keller – art director di Givency Haute Couture – a disegnarti l’abito da sposa.
Ma indossare un abito simile non è da tutte – e non solo per il costo proibitivo.
Bisogna essere consapevole della propria bellezza per avvalersene senza ostentarla.
Un abito dal tessuto prezioso e dal taglio impeccabile, la cui apparente semplicità esalta la bellezza della sposa piuttosto che attirare l’attenzione solo su di sè.
Scivolato ma non eccessivamente aderente, con strascico contenuto, scollo a barca e manica a 7/8, completamente liscio.
La Markle ha puntato sul minimal, senza strafare che, stando ai commenti social, sono in molti a non aver compreso.
A mio avviso il suo look era perfetto, assolutamente adeguato alla sua età e al suo carattere. La Markle non è una ragazzina romantica, ma una donna di 37 anni, una carriera (ex carriera), delle precise idee politiche e sociali e un divorzio alle spalle.
Uno stile sofisticato, contemporaneo, minimal in totale accordo col mio mantra “Less is More “e che, naturalmente, non potevo non amare.
Il dettaglio più vezzoso è il velo: 5 metri di tulle di seta con bordatura ricamata a mano con fili di seta e organza in tre dimensioni, raffigurante i fiori e la vegetazione dei 53 paesi del Commonwealth. Raffinatissimo omaggio alla casa reale.
Il dettaglio più prezioso è, senza dubbio, la tiara del 1932 appartenuta a Queen Mary, nonna della regina Elisabetta e attuale proprietaria, che l’ha prestata alla sposa. Oltre alla tiara, Meghan indossava anche orecchini e bracciale di brillanti by Cartier.
Il secondo abito, indossato per il ricevimento di nozze, firmato Stella Mc Cartney è un modello iperchic, ultrafemminile femminile e moderno in crepe di seta e scollo all’americana.
Anche in questo caso Meghan ha puntato sul minimal, che enfatizza anziché coprire la sua naturale bellezza.
Sarà che ho indossato un abito simile per le mie nozze, ma sono follemente innamorata di questo stile.
Il principe Harry che volge lo sguardo al cielo e il posto “solo fisicamente lasciato vuoto” accanto a William non sono sfuggiti al web. Anche se pare che il motivo del posto vuoto fosse meno romantico e imposto dall’etichetta: nessuno avrebbe potuto occupare il posto davanti alla regina.
I fiori dell’imponente addobbo, peonie e rose bianche erano provenienti dal White Garden realizzato per il ventennale della scomparsa della principessa di Galles e i nontiscordardime – i preferiti di Diana – sono stati raccolti personalmente dal principe per il bouquet della sua Meghan.
Le pietre dell’anello appartenevano alla collezione della principessa e pare che un pezzettino di stoffa del suo abito da sposa sia stato cucito in quello della Markle.
Harry, infine, non ha potuto contenere l’emozione durante l’inno Guide Me, O Thou Great Redeemer, canzone molto amata da sua madre ed eseguita per questo anche durante il suo funerale.
Adoro gli inglesi. Adoro i loro wedding look. Non li indosserei mai, ma li adoro.
E ho apprezzato davvero un sacco lo sforzo di Doria Ragland – la madre di Meghan Markle, insegnante di yoga e unico membro della sua famiglia ad essere presente al royal wedding – di onorare la tradizione senza sentirsi ridicola.
Parliamoci chiaro, se non sei inglese davvero, quei copricapi non li indossi.
Si è presentata con un deliziosamente sobrio cappellino verde.
Ed è subito Disney…
E voi, l’avete visto il Royal Wedding?
Cosa ne pensate?
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- valeria
"Grazie Danila, è stata una gioia per me conoscerti. Mi resta di te un ricordo straordinario per ciò che hai creato e la sensibilità e il cuore che ci hai messo.
Una professionista dell'anima, del galateo e del savoir-faire. GRAZIE"
"Una professionista dell'anima"
- ilaria
"La mia, anzi la nostra esperienza di sposi con Danila è stata eccezionale, impossibile avere di meglio. Il nostro matrimonio è stato bellissimo, elegante, divertente ed originale anche grazie a lei, e noi ce lo siamo potuti godere al meglio perché sapevamo che lei aveva tutto sotto controllo."
"Classe e professionalità"
- nicole
"Una vera professionista, attenta, precisa, corretta e soprattutto con idee chiare ed originali che ci hanno dato la possibilitá di avere un matrimonio come non si era mai visto prima [...] E le va riconosciuta una dote: nella cerimonia simbolica non ha davvero paragoni nel settore, è la numero uno!"
"Non potevamo scegliere persona piú speciale"
- morena
"Il suo aiuto è stato fondamentale e determinante per la splendida riuscita. È una persona onesta, che si circonda di professionisti altrettanto onesti e capaci, doti apprezzate dalla location, che ha avuto premura di contattarmi post matrimonio per complimentarsi nella scelta della WP e del suo staff. È molto scrupolosa nella realizzazione del progetto, che una volta realizzato, lascia davvero senza parole. Non posso che ringraziarla ."
"La scelta migliore che abbia preso per il mio matrimonio."
- antonella
"Danila è stata la nostra prima scelta, la prima che abbiamo bloccato per il nostro matrimonio. Da subito ci ha sbalordito la sua professionalità, molto sopra la media, che risalta immediatamente. Ci ha poi conquistato con la sua straordinaria empatia. La capacità di rasserenarci e rassicurarci, di dire sempre la parola giusta al momento giusto..."
"Empatia e competenza"
- rosaria
"Danila è una professionista unica e per me è stato un onore conoscerla.[...]Nella mia famiglia sono stata la prima ad essersi sposata non in chiesa e temevo il giudizio di tutti i parenti e amici tradizionalisti e alla fine? Alla fine sono venuti a dirmi che se potessero tornare indietro farebbero la mia stessa scelta e senza dubbio chiederebbero a Danila di raccontare la propria storia. Attenta ai dettagli, nata per rendere magico uno dei giorni più importanti della vita di due persone, nulla le sfugge e nel suo sorriso c'è il sole. Danila è una garanzia e prima di essere una professionista è una bella persona.
"Danila è una garanzia"
- marilena
"...durante tutto questo periodo lei ci ha accompagnato con la sua dolcezza, dandoci forza e coraggio. Quando effettivamente abbiamo iniziato la progettazione del wedding day, lei parlando con noi ha saputo trasformare in realtà tutti i nostri desideri… poi il meteo ad una settimana ci ha buttato giù, e lei ha saputo sconvolgere tutti i piani in pochissimo e a riprogettare tutto, rendendolo se possibile ancora più bello.. il nostro matrimonio non sarebbe stato così meraviglioso senza di lei"
Una meravigliosa Wedding Planner